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Ulteriori informazioni AccettoQual è il miglior olio di oliva per le insalate?
Come sapere se un olio è andato a male?
Qual è il miglior olio di oliva per il pane tostato?
Quanto olio produce un olivo?
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Qual è la densità dell'olio?
Olio extravergine di oliva Las Valdesas prezzo al litro
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Quali sono i principali paesi produttori di olio di oliva?
A cosa serve l’olio di oliva?
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Il miglior olio di oliva per condire un'insalata è l'olio extravergine di oliva. È l'olio di oliva più gustoso e più fruttato.
Ovviamente, ci sono oli extravergine di oliva di molte varietà, ognuna delle quali ha le sue proprie caratteristiche. Per questo proponiamo una o più varietà di olio extravergine per ogni tipo di insalata.
Per le insalate fresche, con molte verdure di accompagnamento, come le tipiche insalate estive con lattuga, pomodoro, cipolla, cetriolo, carote, ecc. Consigliamo di utilizzare un olio di oliva extravergine picual o manzanillo, il cui sapore fresco ed erbaceo si adatta perfettamente e esalta i sapori di questi ingredienti, e migliora quelli che possono mancare di sapore, come purtroppo avviene oggi.
Per le insalate in cui abbonda la frutta come la mela, l'avocado, l'uva passa, le arance, la frutta secca e simili, oppure per le insalate di pasta o con broccoli e formaggio, consigliamo l'olio di oliva hojiblanca, le cui caratteristiche si adattano perfettamente a tali ingredienti: in fase di assaggio, l'extravergine hojiblanco dà spesso note di mela, mandorla e frutti secchi, e non è solitamente erbaceo ed amaro come il picual.
Per le insalate di frutta e macedonie, con pere, banane, fragole, frutti di bosco, kiwi, ecc., consigliamo un extravergine arbequina, ideale grazie alle sue note prive di amaro e particolarmente dolci.
Dobbiamo dire quelli qui forniti sono solo consigli basati sui nostri gusti, e sui gusti non c'è nulla di scritto. Per vedere come utilizzare i nostri monovarietali è possibile consultare le opinioni dei nostri clienti.
Buon appetito!
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Qui vi offriamo alcuni indizi per vedere se un olio di oliva è andato a male, oltre al consiglio che vi diamo di vedere la data di preferibile consumo sull'etichetta:
1) L'olio ha un colore strano e poco naturale. Gli oli extravergine di oliva hanno una gamma di colori che va dal verde intenso al dorato. Ogni colore diverso da questo può essere un indizio che l'olio è in cattivo stato.
Ad esempio, un olio imbottigliato in vetro o in PET traslucido, esposto per molto tempo al sole o ad una luce intensa può acquisire una tonalità rossastra simile al whisky o al cognac.
Un altro esempio, gli oli di oliva soggetti a molti cicli di frittura finiscono per prendere un colore scuro con presenza di schiuma.
2) Odore e sapore rancido. La maggior parte degli oli andati a male a disposizione dei consumatori corrispondono agli oli rancidi. Cioè, ad oli extravergine di oliva che hanno subito un processo di ossidazione, nei negozi o nelle cucine dei consumatori, e hanno finito per diventare rancidi.
Il processo di irrancidimento di un olio di oliva è inevitabile, succede prima o poi, ma può essere tenuto a bada con buone pratiche di conservazione.
L'odore di un olio rancido ricorda l'odore della vernice, del solvente, di una stanza appena pitturata, con un odore dolciastro. Un olio in bottiglia aperto da più di tre anni sarà sicuramente rancido.
L'olio, dal momento in cui diventa rancido, non è più recuperabile. È ossidato e questo processo è irreversibile. Un errore che si commette a volte è quello di compensare mischiandolo ad un altro olio extravergine di oliva in buono stato. Questa pratica non è consigliabile dato che l'olio rancido può danneggiare anche l'olio fresco con il quale è stato mischiato.
La data preferibile di consumo viene inserita nel momento dell'imbottigliamento. Chi si occupa di questa operazione, decide una data piuttosto che un'altra in funzione dello stato dell'olio e delle sue analisi, delle condizioni di conservazione nella catena commerciale fino all'acquisto del consumatore finale.
Ad esempio, se il confezionatore dispone di un extravergine moltostabile, di varietà picual, imbottigliato in vetro opaco, può essere certo che le proprietà e lecondizioni che lo rendono un extravergine si conserveranno per un periodo di tempo più lungo rispetto ad un extravergine meno stabile, come l'arbequina, confezionato in PET trasparente.
Dunque, è normale stabilire date di consumo che vanno dagli 1 ai 2 anni.
È importante sottolineare come la data preferibile di consumo non sia conteggiata dalla produzione dell'olio d'oliva ma dal suo confezionamento ed etichettatura.
Sul mercato esistono oli extravergine di oliva confezionati nella stessa data ma uno potrebbe essere stato prodotto due anni prima e un altro no (magari appena prodotto) ed avere entrambi la stessa data preferibile di consumo.
Leggi di piùIniziare la giornata con una colazione che includa un toast ben condito con olio extravergine di oliva, l'unico che consigliamo da consumare a crudo, è sempre un buon inizio. Vi spieghiamo il perché:
Ma c'è molto da riflettere su vari aspetti di questo tema.
Dipende dai gusti. Noi vi esortiamo affinché proviate tutte le varietà e sperimentiate le varie combinazioni. Quelle che proponiamo qui sono solo proposte e consigli.
Qui l'olio è il vero protagonista ed esiste una grande differenza tra oli extra vergine buoni e altri meno buoni. Dato che l'olio è l'unico ingrediente, anche con un po' di pomodoro strofinato sopra, proponiamo varietà dal sapore forte, come il picual, oppure sapori più complessi o abbinati come l'hojiblanca e il frantoio.
Per favore, abbiate cura di non aggiungete sale. Se l'olio è buono ed ha un buon sapore non è necessario (ricordo 30 anni fa quando la saliera era sempre a portata di mano. Tuttavia erano altri tempi e la qualità della maggior parte degli oli di oliva era piuttosto bassa, ad essere benevoli).
La nostra opzione preferita. Non ne sappiamo molto di cucina ma pensiamo che sia un matrimonio perfetto. (Che ci perdonino i gastronomi)
In questi casi, la nostra scelta ricade su un picual o un hojiblanca.
Questi oli si sposano bene anche con i toast con un po' di formaggio stagionato.
In questo caso, la nostra preferenza ricade su un olio di oliva di varietà arbequina, dal sapore delicato, senza alcun gusto amaro. Le sue caratteristiche si adattano perfettamente a questi ingredienti, oltre a rappresentare un'opzione più sana rispetto al burro.
L'unica conclusione e l'unico consiglio che vogliamo darvi è di sperimentare e provare diverse varietà e varianti. Siamo sicuri che resterete sorpresi!
Riconosco di essere stato un appassionato di pane tostato con olio all'aglio per un lungo periodo. La classica bottiglia con un paio di spicchi di aglio all'interno. Per questa cosa, molto salutare tra l'altro, non è necessario un olio extravergine di alto livello, dato che l'aglio copre tutte le sfumature che potrebbe avere un extravergine . Tuttavia, personalmente, mi piaceva molto il pane tostato con olio extravergine e aglio macerato. Ho dovuto smettere di utilizzarlo perché la mia vita sociale ne stava risentendo, nonostante gli spazzolini da denti e le gomme alla menta.
A volte ho come il desiderio di ricadere nella tentazione, mangiare il pane tostato a cena e fantasticando sull'intensità dell'aglio che si diffonderà per tutta la notte. Ma non mi sono permesso di proporlo in famiglia.
Un'altra variante è rappresentata dall'ampiamente diffuso "strofinamento" dell'aglio direttamente sul pane. Non l'ho fatto. Si tratta indubbiamente di un metodo più casto e spensierato ma meno pratico dato che il problema dell'odore si riproduce sulle mani.
Ci sono fondamentalmente due versioni; versare l'olio in un piatto e bagnare i pezzetti di pane, facendo sì che per capillarità l'olio entri nella mollica del pane; oppure mettere una fetta di pane tostato sul piatto e versarci sopra dell'olio.
La prima può essere eseguita più facilmente ed è consigliata per le "matricole" dato che nel secondo caso, più indicato per i "professionisti", l'olio deve essere versato sopra al pane senza che questo scivoli sul piatto. In questa seconda versione, per far sì che l'olio penetri a sufficienza nel pane, è necessario grattare sulla fetta, soprattutto se il pane è tostato.
Il gran dilemma si presenta di fronte alla domanda "è permesso?", oppure "si può inzuppare il pane tostato nel caffè, tè, cioccolata...?". Il galateo dice di non farlo ma... è così buono! Qualora si decidesse di trasgredire le regole, bisogna far scolare il liquido dalla fetta tostata prima di estrarla dal bicchiere, per evitare di macchiare tavola e vestito. In questo caso non ortodosso, ma come tutto ciò che è proibito, attraente, non importa che le gocce di olio nuotino nel caffè, è un segno che il pane tostato era abbastanza intriso di olio e che è stato immerso nella maniera corretta.
Leggi di piùNel nostro caso e con i dati a nostra disposizione relativi agli ultimi 10 anni, la quantità di olio prodotta da un olivo è pari a 5-10 litri.
Così, passeggiando di fronte a un oliveto possiamo già farci un’idea sapendo che ogni olivo produce circa una damigiana e mezza di olio (di quelle da 5 litri che troviamo spesso nei negozi).
La produzione di olio da parte di un olivo dipende indicativamente dai seguenti parametri:
Andiamo più nel dettaglio.
Quando si pianta un olivo, la produzione non è immediata. Gli alberelli di olivo acquistati in vivaio hanno solitamente un’altezza di un metro, dimensioni ideali per essere fissati ad un tutore e per l’installazione di una protezione per evitare che i conigli rosicchino il tronco.
Ovviamente, una pianta così non produce olive. Bisogna aspettare almeno 4 o 5 anni affinché inizi a produrre. Anche se antieconomico, l’agricoltore inizia la raccolta per evitare che le olive lasciate sull’albero ne rallentino la crescita.
In questi anni, l’obiettivo dell’agricoltore è far sì che il tronco raggiunga un’altezza senza rami di almeno 1 metro. In questo modo potrà, in futuro, accedere al tronco con una pinza vibrante per la raccolta e creare tre rami principali per lo sviluppo della chioma dell’olivo.
Un olivo in un impianto tradizionale o intensivo può raggiungere il suo massimo livello tra i 15 e i 20 anni, in funzione della disponibilità d’acqua, dell’assenza di malattie, gelate importanti e di una corretta e sufficiente concimazione.
Rispetto alla dimensione della chioma, il limite è rappresentato dallo spazio disponibile, il quale dipende dal sesto di impianto.
Negli oliveti tradizionali, con una densità inferiore ai 200 alberi per ettaro, lo spazio tra un olivo e l’altro è maggiore, il che si traduce in alberi di dimensioni superiori e con una quantità di olio prodotto per ogni olivo maggiore rispetto ad un oliveto intensivo o superintensivo.
In questi oliveti tradizionali, il fattore limitante non è rappresentato dallo spazio, ma dalla disponibilità di acqua, soprattutto in aridocoltura.
Negli oliveti intensivi, con densità tra i 300 e 400 alberi per ettaro, lo sviluppo delle chiome è limitato dagli olivi vicini, con una conseguente minore produzione di olio per albero rispetto ad un olivo di un impianto tradizionale.
Altro argomento è la produzione di olio per ettaro. In ogni caso, gli oliveti intensivi producono più olio di quelli tradizionali.
Sebbene, tradizionalmente, l’olivo sia sempre stato un albero da aridocoltura e l’olivo produca frutti in condizioni di non elevata aridità, l’irrigazione provoca un aumento della quantità di olio prodotta da ogni singolo albero.
Negli anni più aridi, per massimizzare gli effetti dell’irrigazione nel raccolto in maniera tradizionale si considera di sostituire le piogge primaverili e autunnali con l’irrigazione, prolungando le piogge in caso di stagioni insufficienti fino a primavera (maggio e giugno).
Prolungare l’irrigazione in autunno potrebbe non avere effetto poiché siamo già in periodo di raccolta e risulterebbe controproducente. Ciò è dovuto al fatto che ad ottobre ha inizio l’invaiatura dell’oliva, il passaggio dal colore verde al violaceo. Con questo processo, la produzione di olio all’interno dell’olivo (lipogenesi) si arresta e qualsiasi apporto di acqua all’olivo ha come risultato un aumento dell’acqua all’interno del frutto. Tale aspetto può rendere difficile l’estrazione dell’olio in frantoio.
In questo caso abbiamo varie condizioni. Oltre all’apporto di acqua, per irrigazione o con le piogge, le condizioni principali sono le seguenti:
L’alternanza biennale è un fenomeno molto tipico della coltivazione dell’olivo. Essa corrisponde al riposo naturale dell’olivo dopo una grande produzione di frutti. Ovvero, dopo un’annata caratterizzata da una grande produzione di olive, segue solitamente un’annata di riposo, trovandosi l’olivo in una condizione di stanchezza eccessiva.
Da qui “alternanza biennale”, un anno sì e un anno no.
Abbiamo sempre pensato che l’alternanza fosse una conseguenza dell’agricoltura tradizionale, caratterizzata da raccolte tardive al fine di ottenere una maggiore resa di olio, provocando un ritardo che non avrebbe permesso all’olivo di non recuperare in tempo per la stagione successiva. Ciò, unito ad un deficit di nutrienti per la formazione del frutto, soprattutto fosforo.
Tuttavia, abbiamo iniziato a pensare che l’alternanza biennale, anche se minore nelle gestioni più moderne, sia consustanziale alla raccolta.
In questa parte, includiamo il corretto utilizzo di concimi, fertilizzanti e trattamenti.
Tuttavia, un'attenzione particolare va riservata alla potatura dell'olivo, argomento che suscita polemiche e curiosità.
La potatura dell’olivo è un tema molto sentito tra gli agricoltori poiché vissuto direttamente sulla loro pelle.
Esistono molti tipi di potatura, potatura di formazione della chioma, potatura di manutenzione, potatura di ringiovanimento e, praticamente, qualsiasi aggettivo venga in mente.
La potatura è fondamentale per ottimizzare tutte le risorse fornite all'oliveto nella produzione delle olive.
L’obiettivo della potatura è la creazione di una chioma ordinata, arieggiata e che riceva la giusta quantità di luce solare per il corretto sviluppo del maggior numero di frutti.
Le strategie e le strade per raggiungere questo obiettivo sono nei libretti di ogni insegnante, anche se criteri e visioni vengono gradualmente unificati.
Leggi di piùNon esiste un'unica densità dell'olio, vista l'esistenza di molti tipi di olio.
In linea generale la densità relativa della maggior parte degli oli, tanto minerali quanto vegetali, si trova tra 0,840 e 0,960.
Una definizione semplice e generale dell'olio di oliva potrebbe essere: gli oli sono sostanze grasse, che si trovano allo stato liquido a temperatura ambiente.
Gli oli possono essere classificati in base alla loro origine. Principalmente sono gli oli vegetalie gli oli minerali. I grassi di origine animale non tendono ad essere liquidi a temperatura ambiente e vengono denominati burro, lardo o semplicemente grassi.
La densità degli oli è sempre minore rispetto a quella dell'acqua, per questo motivo tutti i grassi nuotano in essa restando in superficie.
La densità dell'olio cambia con la temperatura. Aumentando la temperatura, l'olio si dilata e, pertanto, la sua densità diminuisce. Per questo è necessario esprimere la densità dell'olio a seconda della temperatura.
La densità degli oli vegetali indicati nella seguente tabella è la densità rispetto all'acqua ad una temperatura di 20°C, eccetto quella degli oli di palma e cocco, che sono rispettivamente a 50° e 40°C.
Densità relative ad alcuni oli vegetali:
Tipo di olio |
Densità relativa |
Olio di girasole |
0.918 - 0.923 |
Olio di soia |
0.919 - 0.925 |
Olio di arachidi |
0.912 - 0.920 |
Olio di oliva |
0.913 - 0.916 |
Olio di palma |
0.891 - 0.899 |
Olio di cocco |
0.908 - 0.921 |
Olio di mais |
0.917 - 0.925 |
Olio di colza |
0.910 - 0.920 |
Olio di lino |
0.926 - 0.930 |
Olio di cotone |
0.918 - 0.926 |
Olio di cartamo |
0.922 - 0.927 |
Quanto riportato nella tabella fa riferimento alle densità rispetto all'acqua a 20°C. Se si desidera conoscere la densità assoluta in kg/m3, ad esempio, abbiamo solo bisogno di conoscere la densità dell'acqua a 20°C, che corrisponde a 998,30 kg/m3. Basta moltiplicare la densità relativa dell'olio per la densità dell'acqua otterremo la densità assoluta dell'olio in kg/m3.
Ad esempio, qual è la densità assoluta dell'olio di colza in kg/m3 a 20º C? Prendiamo dalla tabella il valore medio della densità relativa all'olio di colza, 0.915 e lo moltiplichiamo per 998.30 kg/m3, ottenendo come risultato 913,44 kg/m3.
Gli oli minerali provengono dalla distillazione del petrolio. Esistono molti tipi diversi di oli minerali con molteplici utilizzi: refrigeranti, dielettrici, lubrificanti, ecc.
Esistono molte aziende che si occupano di produrre questi oli e le varianti che si ottengono con i tanti additivi che si aggiungono ad essi sono enormi.
Rispetto alla densità degli oli minerali dobbiamo dire che essa si trova tra 0,840 e 0,960, in densità relative.
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Forniamo ai nostri clienti il prezzo al litro dell'olio extravergine di oliva Las Valdesas in base ai nostri contenitori di maggiore capacità:
Prezzo del PET da 5 litri: 53,00 euro, IVA inclusa. Il prezzo per litro di olio d'oliva è di 10,60 euro.
Prezzo del PET da 2 litri: 22,00 euro, IVA inclusa. Il prezzo per litro di olio d'oliva è di 11,00 euro.
Prezzo di 1 litro di PET: 11,50 euro, IVA inclusa. Il prezzo per litro di olio d'oliva è di 11,50 euro.
Prezzo della lattina da 2,5 litri: 30,00 euro, IVA inclusa. Il prezzo per litro di olio d'oliva è di 12,00 euro.
Prezzo della lattina da 2,5 litri (olio di oliva ecologico): 33,00 euro, IVA inclusa. Il prezzo per litro di olio d'oliva è di 13,20 euro.
A questi prezzi vanno aggiunti i costi di spedizione al vostro indirizzo. Nel nostro processo di acquisto potete scoprire a quanto ammontano.
Vi ricordiamo l'OFFERTA di primo acquisto per i nuovi clienti, 5% di sconto sul prezzo dell'olio.
- è di produzione propria, e per la sua produzione vengono utilizzate solo olive provenienti dalla tenuta stessa.
- Viene prodotto nel frantoio situato nella tenuta stessa.
- è la prima estrazione a freddo.
- bassa acidità (vedi analisi).
- 100% oli monovarietali: arbequina, picual, hojiblanca, manzanillo e frantoio.
- dell'ultima stagione olivicola, non di quelle precedenti.
- ha ottenuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti (Ministero dell'Agricoltura, Expoliva, Olive Japan, ecc.).
- è confezionato su ordinazione, in modo da conservare tutte le sue proprietà fino all'arrivo a casa vostra.
Con tutto questo, e insieme alle opinioni dei nostri clienti online, crediamo di offrire un fantastico olio extravergine di oliva per l'uso in cucina con un imbattibile rapporto qualità-prezzo.
Leggi di piùI principali produttori di olio di oliva sono Spagna, Italia, Grecia, Tunisia, Turchia, Marocco, Portogallo e Siria.
Sono tutti paesi appartenenti all’area mediterranea. La produzione di questi paesi rappresenta circa l’80% della produzione mondiale.
Tra questi emerge la Spagna che, negli ultimi 5 anni, ha prodotto circa il 40% della produzione mondiale.
A seguire troviamo l’Italia, con una media negli ultimi 5 anni del 10% della produzione mondiale.
Il grafico seguente mostra l’evoluzione della produzione di olio di oliva negli ultimi 30 anni.
Occorre sottolineare come i maggiori paesi produttori di olio di oliva siano ancora oggi gli stessi di 30 anni fa. Quella dell’olivo è una coltura principalmente di tipo tradizionale con un lungo ciclo di entrata in produzione.
Dal grafico emergono tre aspetti principali:
2019/20 | 2018/19 | 2017/18 | 2016/17 | 2015/16 | 2014/15 | 2013/14 | 2012/13 | 2011/12 | 2010/11 | 2009/10 | 2008/9 | 2007/8 | 2006/07 | 2005/06 | 2004/05 | 2003/04 | 2002/03 | 2001/02 | 2000/01 | 1999/00 | 1998/99 | 1997/98 | 1996/97 | 1995/96 | 1994/95 | 1993/94 | 1992/93 | 1991/92 | 1990/91 | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Spagna | 1230,0 | 1789,9 | 1262,2 | 1290,6 | 1403,3 | 842,2 | 1781,5 | 618,2 | 1615,0 | 1391,9 | 1401,5 | 1030,0 | 1236,1 | 1111,4 | 826,9 | 989,8 | 1412,0 | 861,1 | 1411,4 | 973,7 | 669,1 | 791,9 | 1077,0 | 947,3 | 337,6 | 538,8 | 550,9 | 623,1 | 593,0 | 639,4 |
Italia | 340,0 | 173,6 | 428,9 | 182,3 | 474,6 | 222,0 | 463,7 | 415,5 | 399,2 | 440,0 | 430,0 | 540,0 | 510,0 | 490,0 | 636,5 | 879,0 | 685,0 | 634,0 | 656,7 | 509,0 | 735,0 | 403,5 | 620,0 | 370,0 | 620,0 | 448,0 | 520,0 | 435,0 | 674,5 | 163,3 |
Grecia | 300,0 | 185,0 | 346,0 | 195,0 | 320,0 | 300,0 | 132,0 | 357,9 | 294,6 | 301,0 | 320,0 | 305,0 | 327,2 | 370,0 | 424,0 | 435,0 | 308,0 | 414,0 | 358,3 | 430,0 | 420,0 | 473,0 | 375,0 | 390,0 | 400,0 | 350,0 | 254,0 | 310,0 | 385,0 | 170,0 |
Tunisia | 300,0 | 140,0 | 325,0 | 100,0 | 140,0 | 340,0 | 70,0 | 220,0 | 182,0 | 120,0 | 150,0 | 160,0 | 170,0 | 160,0 | 220,0 | 130,0 | 280,0 | 72,0 | 35,0 | 130,0 | 210,0 | 215,0 | 93,0 | 270,0 | 60,0 | 100,0 | 235,0 | 120,0 | 250,0 | 175,0 |
Turchia | 225,0 | 193,5 | 263,0 | 178,0 | 150,0 | 160,0 | 135,0 | 195,0 | 191,0 | 160,0 | 147,0 | 130,0 | 72,0 | 165,0 | 112,0 | 145,0 | 79,0 | 140,0 | 65,0 | 175,0 | 70,0 | 170,0 | 40,0 | 200,0 | 40,0 | 160,0 | 48,0 | 56,0 | 60,0 | 80,0 |
Marocco | 145,0 | 200,0 | 140,0 | 110,0 | 130,0 | 120,0 | 130,0 | 100,0 | 120,0 | 130,0 | 140,0 | 85,0 | 85,0 | 75,0 | 75,0 | 50,0 | 100,0 | 45,0 | 60,0 | 35,0 | 40,0 | 65,0 | 70,0 | 110,0 | 35,0 | 45,0 | 40,0 | 38,0 | 50,0 | 36,0 |
Portogallo | 125,4 | 100,3 | 134,8 | 69,4 | 109,1 | 61,0 | 91,6 | 59,2 | 76,2 | 62,9 | 62,5 | 53,4 | 36,3 | 47,5 | 29,1 | 41,2 | 31,2 | 28,9 | 33,7 | 24,6 | 50,2 | 35,1 | 42,0 | 44,8 | 43,7 | 32,2 | 32,1 | 22,0 | 62,0 | 20,0 |
Siria | 120,0 | 100,0 | 100,0 | 110,0 | 110,0 | 105,0 | 180,0 | 175,0 | 198,0 | 180,0 | 150,0 | 130,0 | 100,0 | 154,0 | 100,0 | 175,0 | 110,0 | 165,0 | 92,0 | 165,0 | 81,0 | 115,0 | 70,0 | 125,0 | 76,0 | 90,0 | 65,0 | 86,0 | 42,0 | 83,0 |
A seguito del riconoscimento dell’olio di oliva come uno dei grassi più salutari per il nostro sistema cardiovascolare (oltre a tanti altri benefici), la coltivazione dell'olivo ha interessato molti paesi senza una tradizione olivicola.
Paesi con condizioni climatiche di tipo mediterraneo adatte alla coltivazione dell’olivo hanno iniziato a produrre olio di oliva. Tra questi emergono Algeria, Argentina, Cile, Stati Uniti (California), Australia, Egitto e Cina.
La loro produzione è in costante aumento, anche se di molto inferiore rispetto a quella dei principali produttori.
2019/20 | 2018/19 | 2017/18 | 2016/17 | 2015/16 | 2014/15 | 2013/14 | 2012/13 | 2011/12 | 2010/11 | 2009/10 | 2008/9 | 2007/8 | 2006/07 | 2005/06 | 2004/05 | 2003/04 | 2002/03 | 2001/02 | 2000/01 | 1999/00 | 1998/99 | 1997/98 | 1996/97 | 1995/96 | 1994/95 | 1993/94 | 1992/93 | 1991/92 | 1990/91 | |
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Spagna | 1230,0 | 1789,9 | 1262,2 | 1290,6 | 1403,3 | 842,2 | 1781,5 | 618,2 | 1615,0 | 1391,9 | 1401,5 | 1030,0 | 1236,1 | 1111,4 | 826,9 | 989,8 | 1412,0 | 861,1 | 1411,4 | 973,7 | 669,1 | 791,9 | 1077,0 | 947,3 | 337,6 | 538,8 | 550,9 | 623,1 | 593,0 | 639,4 |
Italia | 340,0 | 173,6 | 428,9 | 182,3 | 474,6 | 222,0 | 463,7 | 415,5 | 399,2 | 440,0 | 430,0 | 540,0 | 510,0 | 490,0 | 636,5 | 879,0 | 685,0 | 634,0 | 656,7 | 509,0 | 735,0 | 403,5 | 620,0 | 370,0 | 620,0 | 448,0 | 520,0 | 435,0 | 674,5 | 163,3 |
Grecia | 300,0 | 185,0 | 346,0 | 195,0 | 320,0 | 300,0 | 132,0 | 357,9 | 294,6 | 301,0 | 320,0 | 305,0 | 327,2 | 370,0 | 424,0 | 435,0 | 308,0 | 414,0 | 358,3 | 430,0 | 420,0 | 473,0 | 375,0 | 390,0 | 400,0 | 350,0 | 254,0 | 310,0 | 385,0 | 170,0 |
Tunisia | 300,0 | 140,0 | 325,0 | 100,0 | 140,0 | 340,0 | 70,0 | 220,0 | 182,0 | 120,0 | 150,0 | 160,0 | 170,0 | 160,0 | 220,0 | 130,0 | 280,0 | 72,0 | 35,0 | 130,0 | 210,0 | 215,0 | 93,0 | 270,0 | 60,0 | 100,0 | 235,0 | 120,0 | 250,0 | 175,0 |
Turchia | 225,0 | 193,5 | 263,0 | 178,0 | 150,0 | 160,0 | 135,0 | 195,0 | 191,0 | 160,0 | 147,0 | 130,0 | 72,0 | 165,0 | 112,0 | 145,0 | 79,0 | 140,0 | 65,0 | 175,0 | 70,0 | 170,0 | 40,0 | 200,0 | 40,0 | 160,0 | 48,0 | 56,0 | 60,0 | 80,0 |
Marocco | 145,0 | 200,0 | 140,0 | 110,0 | 130,0 | 120,0 | 130,0 | 100,0 | 120,0 | 130,0 | 140,0 | 85,0 | 85,0 | 75,0 | 75,0 | 50,0 | 100,0 | 45,0 | 60,0 | 35,0 | 40,0 | 65,0 | 70,0 | 110,0 | 35,0 | 45,0 | 40,0 | 38,0 | 50,0 | 36,0 |
Portogallo | 125,4 | 100,3 | 134,8 | 69,4 | 109,1 | 61,0 | 91,6 | 59,2 | 76,2 | 62,9 | 62,5 | 53,4 | 36,3 | 47,5 | 29,1 | 41,2 | 31,2 | 28,9 | 33,7 | 24,6 | 50,2 | 35,1 | 42,0 | 44,8 | 43,7 | 32,2 | 32,1 | 22,0 | 62,0 | 20,0 |
Siria | 120,0 | 100,0 | 100,0 | 110,0 | 110,0 | 105,0 | 180,0 | 175,0 | 198,0 | 180,0 | 150,0 | 130,0 | 100,0 | 154,0 | 100,0 | 175,0 | 110,0 | 165,0 | 92,0 | 165,0 | 81,0 | 115,0 | 70,0 | 125,0 | 76,0 | 90,0 | 65,0 | 86,0 | 42,0 | 83,0 |
Algeria | 82,5 | 97,0 | 82,5 | 63,0 | 82,0 | 69,5 | 44,0 | 66,0 | 39,5 | 67,0 | 26,5 | 61,5 | 24,0 | 21,5 | 32,0 | 33,5 | 69,5 | 15,0 | 25,5 | 26,5 | 33,5 | 54,5 | 15,0 | 50,5 | 51,5 | 16,5 | 21,0 | 27,0 | 37,0 | 6,0 |
Argentina | 26,0 | 27,5 | 45,0 | 24,0 | 24,0 | 30,0 | 30,0 | 17,0 | 32,0 | 20,0 | 17,0 | 23,0 | 27,0 | 15,0 | 23,0 | 18,0 | 13,5 | 11,0 | 10,0 | 4,0 | 11,0 | 6,5 | 8,0 | 11,5 | 11,0 | 6,5 | 8,0 | 10,0 | 9,0 | 8,0 |
Egitto | 27,5 | 7,0 | 39,5 | 30,0 | 16,5 | 17,0 | 20,0 | 16,5 | 9,0 | 4,0 | 3,0 | 5,0 | 7,5 | 10,5 | 2,5 | 2,5 | 2,0 | 5,0 | 1,5 | 0,5 | 2,5 | 0,5 | 1,0 | 0,5 | 2,5 | 1,0 | 1,0 | 1,0 | 1,0 | 0,5 |
Cile | 20,0 | 19,0 | 22,0 | 20,0 | 17,5 | 18,5 | 15,0 | 15,0 | 21,5 | 16,0 | 12,0 | 8,5 | 6,5 | 5,0 | ||||||||||||||||
Giordania | 25,5 | 21,0 | 21,0 | 20,0 | 29,5 | 23,0 | 19,0 | 21,5 | 19,5 | 27,0 | 17,0 | 18,5 | 21,5 | 37,0 | 22,0 | 29,0 | 25,0 | 28,0 | 14,0 | 27,0 | 6,5 | 21,5 | 14,0 | 23,0 | 14,0 | 13,5 | 12,5 | 14,0 | 5,0 | 8,0 |
Australia | 21,0 | 19,0 | 21,0 | 21,0 | 20,0 | 19,5 | 13,5 | 9,5 | 15,5 | 18,0 | 18,0 | 15,0 | 12,0 | 9,0 | 9,0 | 5,0 | 2,5 | 2,0 | 1,0 | 1,0 | 0,5 | 0,5 | ||||||||
Palestina | 23,0 | 15,0 | 19,5 | 20,0 | 21,0 | 24,5 | 17,5 | 15,5 | 15,5 | 25,0 | 5,5 | 20,0 | 8,0 | 31,5 | 10,0 | 20,0 | 5,0 | 21,5 | 18,0 | 20,0 | 2,0 | 5,5 | 9,0 | 12,0 | 12,0 | 8,0 | 1,0 | 31,0 | ||
Libia | 16,5 | 16,0 | 18,0 | 16,0 | 18,0 | 15,5 | 18,0 | 15,0 | 15,0 | 15,0 | 15,0 | 15,0 | 13,0 | 11,0 | 9,0 | 12,5 | 12,5 | 6,5 | 7,0 | 4,0 | 7,0 | 8,0 | 6,0 | 10,0 | 4,0 | 6,5 | 8,0 | 6,0 | 10,0 | 7,0 |
Israele | 19,0 | 16,0 | 17,0 | 18,0 | 18,0 | 18,5 | 15,0 | 18,0 | 13,0 | 12,5 | 3,5 | 9,0 | 4,0 | 8,5 | 3,0 | 9,0 | 3,0 | 9,0 | 3,5 | 7,0 | 2,5 | 4,5 | 3,0 | 5,5 | 5,0 | 5,5 | 1,5 | 7,5 | 2,5 | 8,0 |
Libano | 19,0 | 24,0 | 17,0 | 25,0 | 23,0 | 21,0 | 16,5 | 14,0 | 14,0 | 32,0 | 9,0 | 12,0 | 10,5 | 6,0 | 5,5 | 6,0 | 7,5 | 6,0 | 5,0 | 6,0 | 5,0 | 7,0 | 3,5 | 6,5 | 5,0 | 5,0 | 2,0 | 8,0 | 5,0 | 6,0 |
Stati Uniti | 16,0 | 16,0 | 16,0 | 15,0 | 14,0 | 5,0 | 12,0 | 4,0 | 4,0 | 4,0 | 3,0 | 3,0 | 2,0 | 1,0 | 1,0 | 1,5 | 1,0 | 1,0 | 0,5 | 0,5 | 1,0 | 1,0 | 1,0 | 1,0 | 1,0 | 1,0 | 4,5 | 1,0 | 0,5 | 1,0 |
Albania | 11,0 | 11,0 | 11,0 | 11,5 | 10,0 | 11,0 | 10,5 | 12,0 | 7,0 | 8,0 | 5,0 | 6,0 | 4,0 | |||||||||||||||||
Iran | 9,0 | 7,0 | 7,0 | 3,5 | 5,0 | 4,5 | 5,0 | 3,5 | 7,0 | 4,0 | 4,0 | 4,5 | 4,5 | 4,0 | 4,5 | 4,0 | 2,5 | 1,5 | 2,5 | 3,0 | 2,5 | 2,5 | 3,0 | 1,5 | 3,0 | 1,5 | 3,0 | 2,0 | 0,5 | 0,5 |
Francia | 5,9 | 5,5 | 6,2 | 3,3 | 5,4 | 1,7 | 4,8 | 5,1 | 3,2 | 6,1 | 5,7 | 7,0 | 4,7 | 3,3 | 4,4 | 4,7 | 4,6 | 4,7 | 3,6 | 3,2 | 4,1 | 3,4 | 2,7 | 2,5 | 2,3 | 2,0 | 2,3 | 1,6 | 4,3 | 1,0 |
Cina | 6,0 | 5,5 | 6,0 | 5,0 | 5,0 | 2,5 | ||||||||||||||||||||||||
Croazia | 3,5 | 3,4 | 3,9 | 5,0 | 5,5 | 1,1 | 4,6 | 4,0 | 4,0 | 5,0 | 5,0 | 6,0 | 4,5 | 4,0 | 5,0 | 5,0 | 3,0 | 7,0 | 5,0 | 5,5 | 9,0 | 5,0 | 1,5 | |||||||
Arabia Saudta | 3,0 | 3,0 | 3,0 | 3,0 | 3,0 | 3,0 | 3,0 | 3,0 | 3,0 | 3,0 | 3,0 | 3,0 | 3,0 | 2,5 | ||||||||||||||||
Uruguay | 2,0 | 0,5 | 1,0 | 0,5 | 0,5 | 0,5 | 0,5 | |||||||||||||||||||||||
Montenegro | 0,5 | 0,5 | 0,5 | 0,5 | 0,5 | 0,5 | 0,5 | 0,5 | 0,5 | 0,5 | 0,5 | 0,5 | 0,5 | 0,5 | 0,5 | 0,5 | 0,5 | 0,5 | 0,5 | 0,5 | 1,0 | 1,0 | 0,5 | 0,5 | 1,5 | 2,5 | 2,0 | 1,5 | 2,0 | 3,5 |
Slovenia | 0,3 | 0,9 | 0,4 | 0,4 | 0,5 | 0,2 | 0,6 | 0,2 | 0,5 | 0,7 | 0,7 | 0,5 | 0,4 | 0,3 | 0,5 | 0,0 | 0,2 | |||||||||||||
Malta | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,1 | 0,0 | |||||||||||||||||||||||
Cipro | 6,0 | 4,7 | 6,0 | 6,0 | 6,0 | 6,2 | 3,8 | 5,6 | 6,5 | 6,5 | 4,2 | 2,8 | 4,0 | 8,3 | 7,2 | 7,5 | 7,0 | 7,0 | 6,5 | 5,5 | 3,5 | 2,5 | 1,5 | 2,0 | 2,5 | 3,0 | 3,0 | 3,0 | 1,5 | 2,0 |
Messico | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 2,0 | 2,5 | 2,5 | 2,5 | 2,0 | 1,5 | 1,0 | 2,5 | 2,0 | 2,5 | 2,0 | 2,0 | 3,0 | 2,0 | 2,0 | 2,5 | ||||||
Resto dei paesi | 217,0 | 193,5 | 199,0 | 205,0 | 199,5 | 182,5 | 252,5 | 236,5 | 272,0 | 251,0 | 216,0 | 189,5 | 153,5 | 201,5 | 128,0 | 198,0 | 130,0 | 185,5 | 110,5 | 183,0 | 96,5 | 134,0 | 87,0 | 145,5 | 91,0 | 107,0 | 86,5 | 101,0 | 62,5 | 150,5 |
Produzione Mondiale | 3345,6 | 3395,3 | 3562,4 | 2751,0 | 3361,4 | 2626,0 | 3490,1 | 2623,2 | 3578,2 | 3311,1 | 3174,6 | 2843,7 | 2851,7 | 2953,3 | 2692,6 | 3204,2 | 3297,0 | 2673,7 | 2928,7 | 2741,0 | 2464,4 | 2528,9 | 2545,7 | 2732,1 | 1820,6 | 1945,5 | 1904,3 | 1906,7 | 2259,3 | 1571,2 |
L’olio di oliva viene usata ampiamente in molti ambiti e aspetti della nostra vita.
Eccone alcuni:
L’olio di oliva è un grasso vegetale utilizzato principalmente come alimento. Il suo apporto è di 9 Kcal per grammo. Il nostro corpo lo utilizza principalmente come fonte di energia, oltre che per la costruzione delle membrane cellulari del nostro organismo.
In cucina viene usato:
L’olio di oliva ha molti benefici per la salute (benefici che aumentano all’aumentare degli studi)
È possibile scoprire tutti i benefici dell’olio di oliva in questo link.
L’olio di oliva è uno dei grandi protagonisti dell’Antico e del Nuovo Testamento:
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