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Aceite de las Valdesas

Usi, storia, bellezza

Usi, storia, bellezza

Il miglior olio di oliva per condire un'insalata è l'olio extravergine di oliva. È l'olio di oliva più gustoso e più fruttato.

Ovviamente, ci sono oli extravergine di oliva di molte varietà, ognuna delle quali ha le sue proprie caratteristiche. Per questo proponiamo una o più varietà di olio extravergine per ogni tipo di insalata.

Per le insalate fresche, con molte verdure di accompagnamento, come le tipiche insalate estive con lattuga, pomodoro, cipolla, cetriolo, carote, ecc. Consigliamo di utilizzare un olio di oliva extravergine picual o manzanillo, il cui sapore fresco ed erbaceo si adatta perfettamente e esalta i sapori di questi ingredienti, e migliora quelli che possono mancare di sapore, come purtroppo avviene oggi.

 insalata e olio d'oliva

Per le insalate in cui abbonda la frutta come la mela, l'avocado, l'uva passa, le arance, la frutta secca e simili, oppure per le insalate di pasta o con broccoli e formaggio, consigliamo l'olio di oliva hojiblanca, le cui caratteristiche si adattano perfettamente a tali ingredienti: in fase di assaggio, l'extravergine hojiblanco dà spesso note di mela, mandorla e frutti secchi, e non è solitamente erbaceo ed amaro come il picual.

Per le insalate di frutta e macedonie, con pere, banane, fragole, frutti di bosco, kiwi, ecc., consigliamo un extravergine arbequina, ideale grazie alle sue note prive di amaro e particolarmente dolci.

Dobbiamo dire quelli qui forniti sono solo consigli basati sui nostri gusti, e sui gusti non c'è nulla di scritto. Per vedere come utilizzare i nostri monovarietali è possibile consultare le opinioni dei nostri clienti.

Buon appetito!

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Qui vi offriamo alcuni indizi per vedere se un olio di oliva è andato a male, oltre al consiglio che vi diamo di vedere la data di preferibile consumo sull'etichetta:

1) L'olio ha un colore strano e poco naturale. Gli oli extravergine di oliva hanno una gamma di colori che va dal verde intenso al dorato. Ogni colore diverso da questo può essere un indizio che l'olio è in cattivo stato.

Ad esempio, un olio imbottigliato in vetro o in PET traslucido, esposto per molto tempo al sole o ad una luce intensa può acquisire una tonalità rossastra simile al whisky o al cognac.

Un altro esempio, gli oli di oliva soggetti a molti cicli di frittura finiscono per prendere un colore scuro con presenza di schiuma.

 

2) Odore e sapore rancido. La maggior parte degli oli andati a male a disposizione dei consumatori corrispondono agli oli rancidi. Cioè, ad oli extravergine di oliva che hanno subito un processo di ossidazione, nei negozi o nelle cucine dei consumatori, e hanno finito per diventare rancidi.

Il processo di irrancidimento di un olio di oliva è inevitabile, succede prima o poi, ma può essere tenuto a bada con buone pratiche di conservazione.

 

Di cosa sa l'olio rancido?

L'odore di un olio rancido ricorda l'odore della vernice, del solvente, di una stanza appena pitturata, con un odore dolciastro. Un olio in bottiglia aperto da più di tre anni sarà sicuramente rancido.

 

È possibile eliminare l'aroma rancido di un olio?

L'olio, dal momento in cui diventa rancido, non è più recuperabile. È ossidato e questo processo è irreversibile. Un errore che si commette a volte è quello di compensare mischiandolo ad un altro olio extravergine di oliva in buono stato. Questa pratica non è consigliabile dato che l'olio rancido può danneggiare anche l'olio fresco con il quale è stato mischiato.

 

Qual è la data di consumo preferibile di un olio extravergine di oliva?

La data preferibile di consumo viene inserita nel momento dell'imbottigliamento. Chi si occupa di questa operazione, decide una data piuttosto che un'altra in funzione dello stato dell'olio e delle sue analisi, delle condizioni di conservazione nella catena commerciale fino all'acquisto del consumatore finale.

Ad esempio, se il confezionatore dispone di un extravergine moltostabile, di varietà picual, imbottigliato in vetro opaco, può essere certo che le proprietà e lecondizioni che lo rendono un extravergine si conserveranno per un periodo di tempo più lungo rispetto ad un extravergine meno stabile, come l'arbequina, confezionato in PET trasparente.

Dunque, è normale stabilire date di consumo che vanno dagli 1 ai 2 anni.

È importante sottolineare come la data preferibile di consumo non sia conteggiata dalla produzione dell'olio d'oliva ma dal suo confezionamento ed etichettatura.

Sul mercato esistono oli extravergine di oliva confezionati nella stessa data ma uno potrebbe essere stato prodotto due anni prima e un altro no (magari appena prodotto) ed avere entrambi la stessa data preferibile di consumo.

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Iniziare la giornata con una colazione che includa un toast ben condito con olio extravergine di oliva, l'unico che consigliamo da consumare a crudo, è sempre un buon inizio. Vi spieghiamo il perché:

  • Possiede le calorie necessarie per affrontare il lavoro della mattina.
  • Possiede il giusto fabbisogno di  polifenoli (3 cucchiai) sufficienti per una perfetta azione antiossidante.
  • E soprattutto perché ha un gusto che ricorderai per tutto il giorno.

Ma c'è molto da riflettere su vari aspetti di questo tema.

 

Qual è la migliore varietà di olio per il pane tostato?

Dipende dai gusti. Noi vi esortiamo affinché proviate tutte le varietà e sperimentiate le varie combinazioni. Quelle che proponiamo qui sono solo proposte e consigli.

 

Pane tostato con solo olio

Qui l'olio è il vero protagonista ed esiste una grande differenza tra oli extra vergine buoni e altri meno buoni. Dato che l'olio è l'unico ingrediente, anche con un po' di pomodoro strofinato sopra, proponiamo varietà dal sapore forte, come il picual, oppure sapori più complessi o abbinati come l'hojiblanca e il frantoio.

Per favore, abbiate cura di non aggiungete sale. Se l'olio è buono ed ha un buon sapore non è necessario (ricordo 30 anni fa quando la saliera era sempre a portata di mano. Tuttavia erano altri tempi e la qualità della maggior parte degli oli di oliva era piuttosto bassa, ad essere benevoli).

 

Per pane tostato con pomodoro e prosciutto

La nostra opzione preferita. Non ne sappiamo molto di cucina ma pensiamo che sia un matrimonio perfetto. (Che ci perdonino i gastronomi)

In questi casi, la nostra scelta ricade su un picual o un hojiblanca

Questi oli si sposano bene anche con i toast con un po' di formaggio stagionato.

 

Per il pane tostato con marmellata, sciroppo di acero o formaggio fresco

In questo caso, la nostra preferenza ricade su un olio di oliva di varietà arbequina, dal sapore delicato, senza alcun gusto amaro. Le sue caratteristiche si adattano perfettamente a questi ingredienti, oltre a rappresentare un'opzione più sana rispetto al burro.

 

Conclusione

L'unica conclusione e l'unico consiglio che vogliamo darvi è di sperimentare e provare diverse varietà e varianti. Siamo sicuri che resterete sorpresi!

 

Altre questioni

 

Toast con aglio e olio, o olio all'aglio

Riconosco di essere stato un appassionato di pane tostato con olio all'aglio per un lungo periodo. La classica bottiglia con un paio di spicchi di aglio all'interno. Per questa cosa, molto salutare tra l'altro, non è necessario un olio extravergine di alto livello, dato che l'aglio copre tutte le sfumature che potrebbe avere un extravergine . Tuttavia, personalmente, mi piaceva molto il pane tostato con olio extravergine e aglio macerato. Ho dovuto smettere di utilizzarlo perché la mia vita sociale ne stava risentendo, nonostante gli spazzolini da denti e le gomme alla menta.

A volte ho come il desiderio di ricadere nella tentazione, mangiare il pane tostato a cena e fantasticando sull'intensità dell'aglio che si diffonderà per tutta la notte. Ma non mi sono permesso di proporlo in famiglia.

Un'altra variante è rappresentata dall'ampiamente diffuso "strofinamento" dell'aglio direttamente sul pane. Non l'ho fatto. Si tratta indubbiamente di un metodo più casto e spensierato ma meno pratico dato che il problema dell'odore si riproduce sulle mani.

 

Modus operandi

       Ci sono fondamentalmente due versioni; versare l'olio in un piatto e bagnare i pezzetti di pane, facendo sì che per capillarità l'olio entri nella mollica del pane; oppure mettere una fetta di pane tostato sul piatto e versarci sopra dell'olio.

       La prima può essere eseguita più facilmente ed è consigliata per le "matricole" dato che nel secondo caso, più indicato per i "professionisti", l'olio deve essere versato sopra al pane senza che questo scivoli sul piatto. In questa seconda versione, per far sì che l'olio penetri a sufficienza nel pane, è necessario grattare sulla fetta, soprattutto se il pane è tostato.

 

Formalità a tavola

       Il gran dilemma si presenta di fronte alla domanda "è permesso?", oppure "si può inzuppare il pane tostato nel caffè, tè, cioccolata...?". Il galateo dice di non farlo ma... è così buono! Qualora si decidesse di trasgredire le regole, bisogna far scolare il liquido dalla fetta tostata prima di estrarla dal bicchiere, per evitare di macchiare tavola e vestito. In questo caso non ortodosso, ma come tutto ciò che è proibito, attraente, non importa che le gocce di olio nuotino nel caffè, è un segno che il pane tostato era abbastanza intriso di olio e che è stato immerso nella maniera corretta.

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Nel nostro caso e con i dati a nostra disposizione relativi agli ultimi 10 anni, la quantità di olio prodotta da un olivo è pari a 5-10 litri.

Così, passeggiando di fronte a un oliveto possiamo già farci un’idea sapendo che ogni olivo produce circa una damigiana e mezza di olio (di quelle da 5 litri che troviamo spesso nei negozi).

 

Da cosa dipende la quantità di olio prodotta da un olivo?

La produzione di olio da parte di un olivo dipende indicativamente dai seguenti parametri:

  • età e dimensione della chioma
  • se l’olio è ottenuto con aridocoltura o irrigazione
  • condizioni climatiche durante l’anno
  • alternanza biennale
  • cure agronomiche: fertilizzanti, trattamenti e potature

Andiamo più nel dettaglio.

 

Età e dimensione della chioma di un olivo (ad esempio in oliveti tradizionali o intensivi)

Quando si pianta un olivo, la produzione non è immediata. Gli alberelli di olivo acquistati in vivaio hanno solitamente un’altezza di un metro, dimensioni ideali per essere fissati ad un tutore e per l’installazione di una protezione per evitare che i conigli rosicchino il tronco.

Ovviamente, una pianta così non produce olive. Bisogna aspettare almeno 4 o 5 anni affinché inizi a produrre. Anche se antieconomico, l’agricoltore inizia la raccolta per evitare che le olive lasciate sull’albero ne rallentino la crescita.

In questi anni, l’obiettivo dell’agricoltore è far sì che il tronco raggiunga un’altezza senza rami di almeno 1 metro. In questo modo potrà, in futuro, accedere al tronco con una pinza vibrante per la raccolta e creare tre rami principali per lo sviluppo della chioma dell’olivo.

Un olivo in un impianto tradizionale o intensivo può raggiungere il suo massimo livello tra i 15 e i 20 anni, in funzione della disponibilità d’acqua, dell’assenza di malattie, gelate importanti e di una corretta e sufficiente concimazione.

Rispetto alla dimensione della chioma, il limite è rappresentato dallo spazio disponibile, il quale dipende dal sesto di impianto.

Negli oliveti tradizionali, con una densità inferiore ai 200 alberi per ettaro, lo spazio tra un olivo e l’altro è maggiore, il che si traduce in alberi di dimensioni superiori e con una quantità di olio prodotto per ogni olivo maggiore rispetto ad un oliveto intensivo o superintensivo.

In questi oliveti tradizionali, il fattore limitante non è rappresentato dallo spazio, ma dalla disponibilità di acqua, soprattutto in aridocoltura.

Negli oliveti intensivi, con densità tra i 300 e 400 alberi per ettaro, lo sviluppo delle chiome è limitato dagli olivi vicini, con una conseguente minore produzione di olio per albero rispetto ad un olivo di un impianto tradizionale.

Altro argomento è la produzione di olio per ettaro. In ogni caso, gli oliveti intensivi producono più olio di quelli tradizionali.

 

Irrigazione o aridocoltura

Sebbene, tradizionalmente, l’olivo sia sempre stato un albero da aridocoltura e l’olivo produca frutti in condizioni di non elevata aridità, l’irrigazione provoca un aumento della quantità di olio prodotta da ogni singolo albero.

Negli anni più aridi, per massimizzare gli effetti dell’irrigazione nel raccolto in maniera tradizionale si considera di sostituire le piogge primaverili e autunnali con l’irrigazione, prolungando le piogge in caso di stagioni insufficienti fino a primavera (maggio e giugno).

Prolungare l’irrigazione in autunno potrebbe non avere effetto poiché siamo già in periodo di raccolta e risulterebbe controproducente. Ciò è dovuto al fatto che ad ottobre ha inizio l’invaiatura dell’oliva, il passaggio dal colore verde al violaceo. Con questo processo, la produzione di olio all’interno dell’olivo (lipogenesi) si arresta e qualsiasi apporto di acqua all’olivo ha come risultato un aumento dell’acqua all’interno del frutto. Tale aspetto può rendere difficile l’estrazione dell’olio in frantoio.

 

Condizioni climatiche

In questo caso abbiamo varie condizioni. Oltre all’apporto di acqua, per irrigazione o con le piogge, le condizioni principali sono le seguenti:

  • L’assenza di rigide gelate durante l’inverno, e soprattutto le gelate tardive primaverili. Queste ultime sono le più pericolose per la produzione poiché i fusti nuovi, da cui avverranno le raccolte future, sono già sviluppati e una gelata tardiva potrebbe bruciarli facilmente.
  • La temperatura durante la fioritura. La fioritura dell’olivo avviene durante la metà del mese di maggio. Una temperatura eccessiva fa sì che i fiori secchino riducendo significativamente la quantità di olive prodotte.

 

L’alternanza biennale

L’alternanza biennale è un fenomeno molto tipico della coltivazione dell’olivo. Essa corrisponde al riposo naturale dell’olivo dopo una grande produzione di frutti. Ovvero, dopo un’annata caratterizzata da una grande produzione di olive, segue solitamente un’annata di riposo, trovandosi l’olivo in una condizione di stanchezza eccessiva.

Da qui “alternanza biennale”, un anno sì e un anno no.

Abbiamo sempre pensato che l’alternanza fosse una conseguenza dell’agricoltura tradizionale, caratterizzata da raccolte tardive al fine di ottenere una maggiore resa di olio, provocando un ritardo che non avrebbe permesso all’olivo di non recuperare in tempo per la stagione successiva. Ciò, unito ad un deficit di nutrienti per la formazione del frutto, soprattutto fosforo.

Tuttavia, abbiamo iniziato a pensare che l’alternanza biennale, anche se minore nelle gestioni più moderne, sia consustanziale alla raccolta.

 

Cure agronomiche

In questa parte, includiamo il corretto utilizzo di concimi, fertilizzanti e trattamenti.

Tuttavia, un'attenzione particolare va riservata alla potatura dell'olivo, argomento che suscita polemiche e curiosità.

La potatura dell’olivo è un tema molto sentito tra gli agricoltori poiché vissuto direttamente sulla loro pelle.

Esistono molti tipi di potatura, potatura di formazione della chioma, potatura di manutenzione, potatura di ringiovanimento e, praticamente, qualsiasi aggettivo venga in mente.

La potatura è fondamentale per ottimizzare tutte le risorse fornite all'oliveto nella produzione delle olive.

L’obiettivo della potatura è la creazione di una chioma ordinata, arieggiata e che riceva la giusta quantità di luce solare per il corretto sviluppo del maggior numero di frutti.

Le strategie e le strade per raggiungere questo obiettivo sono nei libretti di ogni insegnante, anche se criteri e visioni vengono gradualmente unificati.

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Non esiste un'unica densità dell'olio, vista l'esistenza di molti tipi di olio.

In linea generale la densità relativa della maggior parte degli oli, tanto minerali quanto vegetali, si trova tra 0,840 e 0,960.

Una definizione semplice e generale dell'olio di oliva potrebbe essere: gli oli sono sostanze grasse, che si trovano allo stato liquido a temperatura ambiente.

Gli oli possono essere classificati in base alla loro origine. Principalmente sono gli oli vegetalie gli oli minerali. I grassi di origine animale non tendono ad essere liquidi a temperatura ambiente e vengono denominati burro, lardo o semplicemente grassi.

La densità degli oli è sempre minore rispetto a quella dell'acqua, per questo motivo tutti i grassi nuotano in essa restando in superficie.

La densità dell'olio cambia con la temperatura. Aumentando la temperatura, l'olio si dilata e, pertanto, la sua densità diminuisce. Per questo è necessario esprimere la densità dell'olio a seconda della temperatura.

 

Densità di alcuni oli vegetali

La densità degli oli vegetali indicati nella seguente tabella è la densità rispetto all'acqua ad una temperatura di 20°C, eccetto quella degli oli di palma e cocco, che sono rispettivamente a 50° e 40°C.

 

Densità relative ad alcuni oli vegetali:

Tipo di olio

Densità relativa

Olio di girasole

0.918 - 0.923

Olio di soia

 0.919 - 0.925

Olio di arachidi

 0.912 - 0.920

Olio di oliva

 0.913 - 0.916

Olio di palma

 0.891 - 0.899

Olio di cocco

 0.908 - 0.921

Olio di mais

 0.917 - 0.925

Olio di colza

 0.910 - 0.920

Olio di lino

 0.926 - 0.930

Olio di cotone

 0.918 - 0.926

Olio di cartamo

 0.922 - 0.927

 

Densità relativa e densità assoluta degli oli vegetali

Quanto riportato nella tabella fa riferimento alle densità rispetto all'acqua a 20°C. Se si desidera conoscere la densità assoluta in kg/m3, ad esempio, abbiamo solo bisogno di conoscere la densità dell'acqua a 20°C, che corrisponde a 998,30 kg/m3. Basta moltiplicare la densità relativa dell'olio per la densità dell'acqua otterremo la densità assoluta dell'olio in kg/m3.

Ad esempio, qual è la densità assoluta dell'olio di colza in kg/m3 a 20º C? Prendiamo dalla tabella il valore medio della densità relativa all'olio di colza, 0.915 e lo moltiplichiamo per 998.30 kg/m3, ottenendo come risultato 913,44 kg/m3.

 

Densità degli oli minerali

Gli oli minerali provengono dalla distillazione del petrolio. Esistono molti tipi diversi di oli minerali con molteplici utilizzi: refrigeranti, dielettrici, lubrificanti, ecc.

Esistono molte aziende che si occupano di produrre questi oli e le varianti che si ottengono con i tanti additivi che si aggiungono ad essi sono enormi.

Rispetto alla densità degli oli minerali dobbiamo dire che essa si trova tra 0,840 e 0,960, in densità relative.

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Forniamo ai nostri clienti il prezzo al litro dell'olio extravergine di oliva Las Valdesas in base ai nostri contenitori di maggiore capacità:

Prezzo del PET da 5 litri: 53,00 euro, IVA inclusa. Il prezzo per litro di olio d'oliva è di 10,60 euro.

Prezzo del PET da 2 litri: 22,00 euro, IVA inclusa. Il prezzo per litro di olio d'oliva è di 11,00 euro.

Prezzo di 1 litro di PET: 11,50 euro, IVA inclusa. Il prezzo per litro di olio d'oliva è di 11,50 euro.

Prezzo della lattina da 2,5 litri: 30,00 euro, IVA inclusa. Il prezzo per litro di olio d'oliva è di 12,00 euro.

Prezzo della lattina da 2,5 litri (olio di oliva ecologico): 33,00 euro, IVA inclusa. Il prezzo per litro di olio d'oliva è di 13,20 euro.


A questi prezzi vanno aggiunti i costi di spedizione al vostro indirizzo. Nel nostro processo di acquisto potete scoprire a quanto ammontano.

Vi ricordiamo l'OFFERTA di primo acquisto per i nuovi clienti, 5% di sconto sul prezzo dell'olio.

 

 

L'olio di oliva Las Valdesas è un olio extravergine di oliva

- è di produzione propria, e per la sua produzione vengono utilizzate solo olive provenienti dalla tenuta stessa.

- Viene prodotto nel frantoio situato nella tenuta stessa.

- è la prima estrazione a freddo.

- bassa acidità (vedi analisi).

- 100% oli monovarietali: arbequina, picual, hojiblanca, manzanillo e frantoio.

- dell'ultima stagione olivicola, non di quelle precedenti.

- ha ottenuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti (Ministero dell'Agricoltura, Expoliva, Olive Japan, ecc.).

- è confezionato su ordinazione, in modo da conservare tutte le sue proprietà fino all'arrivo a casa vostra.

 

Con tutto questo, e insieme alle opinioni dei nostri clienti online, crediamo di offrire un fantastico olio extravergine di oliva per l'uso in cucina con un imbattibile rapporto qualità-prezzo.

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I principali produttori di olio di oliva sono Spagna, Italia, Grecia, Tunisia, Turchia, Marocco, Portogallo e Siria.

Sono tutti paesi appartenenti all’area mediterranea. La produzione di questi paesi rappresenta circa l’80% della produzione mondiale.

Tra questi emerge la Spagna che, negli ultimi 5 anni, ha prodotto circa il 40% della produzione mondiale.

A seguire troviamo l’Italia, con una media negli ultimi 5 anni del 10% della produzione mondiale.

 

 

 

Evoluzione della produzione di olio di oliva per paese.

Il grafico seguente mostra l’evoluzione della produzione di olio di oliva negli ultimi 30 anni.

Occorre sottolineare come i maggiori paesi produttori di olio di oliva siano ancora oggi gli stessi di 30 anni fa. Quella dell’olivo è una coltura principalmente di tipo tradizionale con un lungo ciclo di entrata in produzione.

Dal grafico emergono tre aspetti principali:

 

  • La produzione mondiale di olio di oliva è più che raddoppiata in 30 anni.
  • La Spagna è il primo produttore, distaccando notevolmente sia Italia che Grecia.
  • Il grafico mostra il fenomeno dell’alternanza biennale (anno di grande produzione seguito da un anno con scarsa produzione).

 

 

Produzione di olio dei principali paesi produttori (x1000 tonnelate) (x1000 tonnelate)
  2019/20 2018/19 2017/18 2016/17 2015/16 2014/15 2013/14 2012/13 2011/12 2010/11 2009/10 2008/9 2007/8 2006/07 2005/06 2004/05 2003/04 2002/03 2001/02 2000/01 1999/00 1998/99 1997/98 1996/97 1995/96 1994/95 1993/94 1992/93 1991/92 1990/91
Spagna 1230,0 1789,9 1262,2 1290,6 1403,3 842,2 1781,5 618,2 1615,0 1391,9 1401,5 1030,0 1236,1 1111,4 826,9 989,8 1412,0 861,1 1411,4 973,7 669,1 791,9 1077,0 947,3 337,6 538,8 550,9 623,1 593,0 639,4
Italia 340,0 173,6 428,9 182,3 474,6 222,0 463,7 415,5 399,2 440,0 430,0 540,0 510,0 490,0 636,5 879,0 685,0 634,0 656,7 509,0 735,0 403,5 620,0 370,0 620,0 448,0 520,0 435,0 674,5 163,3
Grecia 300,0 185,0 346,0 195,0 320,0 300,0 132,0 357,9 294,6 301,0 320,0 305,0 327,2 370,0 424,0 435,0 308,0 414,0 358,3 430,0 420,0 473,0 375,0 390,0 400,0 350,0 254,0 310,0 385,0 170,0
Tunisia 300,0 140,0 325,0 100,0 140,0 340,0 70,0 220,0 182,0 120,0 150,0 160,0 170,0 160,0 220,0 130,0 280,0 72,0 35,0 130,0 210,0 215,0 93,0 270,0 60,0 100,0 235,0 120,0 250,0 175,0
Turchia 225,0 193,5 263,0 178,0 150,0 160,0 135,0 195,0 191,0 160,0 147,0 130,0 72,0 165,0 112,0 145,0 79,0 140,0 65,0 175,0 70,0 170,0 40,0 200,0 40,0 160,0 48,0 56,0 60,0 80,0
Marocco 145,0 200,0 140,0 110,0 130,0 120,0 130,0 100,0 120,0 130,0 140,0 85,0 85,0 75,0 75,0 50,0 100,0 45,0 60,0 35,0 40,0 65,0 70,0 110,0 35,0 45,0 40,0 38,0 50,0 36,0
Portogallo 125,4 100,3 134,8 69,4 109,1 61,0 91,6 59,2 76,2 62,9 62,5 53,4 36,3 47,5 29,1 41,2 31,2 28,9 33,7 24,6 50,2 35,1 42,0 44,8 43,7 32,2 32,1 22,0 62,0 20,0
Siria 120,0 100,0 100,0 110,0 110,0 105,0 180,0 175,0 198,0 180,0 150,0 130,0 100,0 154,0 100,0 175,0 110,0 165,0 92,0 165,0 81,0 115,0 70,0 125,0 76,0 90,0 65,0 86,0 42,0 83,0

          

 

Nuovi paesi produttori

A seguito del riconoscimento dell’olio di oliva come uno dei grassi più salutari per il nostro sistema cardiovascolare (oltre a tanti altri benefici), la coltivazione dell'olivo ha interessato molti paesi senza una tradizione olivicola.

Paesi con condizioni climatiche di tipo mediterraneo adatte alla coltivazione dell’olivo hanno iniziato a produrre olio di oliva. Tra questi emergono Algeria, Argentina, Cile, Stati Uniti (California), Australia, Egitto e Cina.

La loro produzione è in costante aumento, anche se di molto inferiore rispetto a quella dei principali produttori.

 

 

Produzione di olio di oliva per paese (x 1000 tn)
  2019/20 2018/19 2017/18 2016/17 2015/16 2014/15 2013/14 2012/13 2011/12 2010/11 2009/10 2008/9 2007/8 2006/07 2005/06 2004/05 2003/04 2002/03 2001/02 2000/01 1999/00 1998/99 1997/98 1996/97 1995/96 1994/95 1993/94 1992/93 1991/92 1990/91
Spagna 1230,0 1789,9 1262,2 1290,6 1403,3 842,2 1781,5 618,2 1615,0 1391,9 1401,5 1030,0 1236,1 1111,4 826,9 989,8 1412,0 861,1 1411,4 973,7 669,1 791,9 1077,0 947,3 337,6 538,8 550,9 623,1 593,0 639,4
Italia 340,0 173,6 428,9 182,3 474,6 222,0 463,7 415,5 399,2 440,0 430,0 540,0 510,0 490,0 636,5 879,0 685,0 634,0 656,7 509,0 735,0 403,5 620,0 370,0 620,0 448,0 520,0 435,0 674,5 163,3
Grecia 300,0 185,0 346,0 195,0 320,0 300,0 132,0 357,9 294,6 301,0 320,0 305,0 327,2 370,0 424,0 435,0 308,0 414,0 358,3 430,0 420,0 473,0 375,0 390,0 400,0 350,0 254,0 310,0 385,0 170,0
Tunisia 300,0 140,0 325,0 100,0 140,0 340,0 70,0 220,0 182,0 120,0 150,0 160,0 170,0 160,0 220,0 130,0 280,0 72,0 35,0 130,0 210,0 215,0 93,0 270,0 60,0 100,0 235,0 120,0 250,0 175,0
Turchia 225,0 193,5 263,0 178,0 150,0 160,0 135,0 195,0 191,0 160,0 147,0 130,0 72,0 165,0 112,0 145,0 79,0 140,0 65,0 175,0 70,0 170,0 40,0 200,0 40,0 160,0 48,0 56,0 60,0 80,0
Marocco 145,0 200,0 140,0 110,0 130,0 120,0 130,0 100,0 120,0 130,0 140,0 85,0 85,0 75,0 75,0 50,0 100,0 45,0 60,0 35,0 40,0 65,0 70,0 110,0 35,0 45,0 40,0 38,0 50,0 36,0
Portogallo 125,4 100,3 134,8 69,4 109,1 61,0 91,6 59,2 76,2 62,9 62,5 53,4 36,3 47,5 29,1 41,2 31,2 28,9 33,7 24,6 50,2 35,1 42,0 44,8 43,7 32,2 32,1 22,0 62,0 20,0
Siria 120,0 100,0 100,0 110,0 110,0 105,0 180,0 175,0 198,0 180,0 150,0 130,0 100,0 154,0 100,0 175,0 110,0 165,0 92,0 165,0 81,0 115,0 70,0 125,0 76,0 90,0 65,0 86,0 42,0 83,0
Algeria 82,5 97,0 82,5 63,0 82,0 69,5 44,0 66,0 39,5 67,0 26,5 61,5 24,0 21,5 32,0 33,5 69,5 15,0 25,5 26,5 33,5 54,5 15,0 50,5 51,5 16,5 21,0 27,0 37,0 6,0
Argentina 26,0 27,5 45,0 24,0 24,0 30,0 30,0 17,0 32,0 20,0 17,0 23,0 27,0 15,0 23,0 18,0 13,5 11,0 10,0 4,0 11,0 6,5 8,0 11,5 11,0 6,5 8,0 10,0 9,0 8,0
Egitto 27,5 7,0 39,5 30,0 16,5 17,0 20,0 16,5 9,0 4,0 3,0 5,0 7,5 10,5 2,5 2,5 2,0 5,0 1,5 0,5 2,5 0,5 1,0 0,5 2,5 1,0 1,0 1,0 1,0 0,5
Cile 20,0 19,0 22,0 20,0 17,5 18,5 15,0 15,0 21,5 16,0 12,0 8,5 6,5 5,0                                
Giordania 25,5 21,0 21,0 20,0 29,5 23,0 19,0 21,5 19,5 27,0 17,0 18,5 21,5 37,0 22,0 29,0 25,0 28,0 14,0 27,0 6,5 21,5 14,0 23,0 14,0 13,5 12,5 14,0 5,0 8,0
Australia 21,0 19,0 21,0 21,0 20,0 19,5 13,5 9,5 15,5 18,0 18,0 15,0 12,0 9,0 9,0 5,0 2,5 2,0 1,0 1,0 0,5 0,5                
Palestina 23,0 15,0 19,5 20,0 21,0 24,5 17,5 15,5 15,5 25,0 5,5 20,0 8,0 31,5 10,0 20,0 5,0 21,5 18,0 20,0 2,0 5,5 9,0 12,0 12,0 8,0 1,0 31,0    
Libia 16,5 16,0 18,0 16,0 18,0 15,5 18,0 15,0 15,0 15,0 15,0 15,0 13,0 11,0 9,0 12,5 12,5 6,5 7,0 4,0 7,0 8,0 6,0 10,0 4,0 6,5 8,0 6,0 10,0 7,0
Israele 19,0 16,0 17,0 18,0 18,0 18,5 15,0 18,0 13,0 12,5 3,5 9,0 4,0 8,5 3,0 9,0 3,0 9,0 3,5 7,0 2,5 4,5 3,0 5,5 5,0 5,5 1,5 7,5 2,5 8,0
Libano 19,0 24,0 17,0 25,0 23,0 21,0 16,5 14,0 14,0 32,0 9,0 12,0 10,5 6,0 5,5 6,0 7,5 6,0 5,0 6,0 5,0 7,0 3,5 6,5 5,0 5,0 2,0 8,0 5,0 6,0
Stati Uniti 16,0 16,0 16,0 15,0 14,0 5,0 12,0 4,0 4,0 4,0 3,0 3,0 2,0 1,0 1,0 1,5 1,0 1,0 0,5 0,5 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 4,5 1,0 0,5 1,0
Albania 11,0 11,0 11,0 11,5 10,0 11,0 10,5 12,0 7,0 8,0 5,0 6,0 4,0                                  
Iran 9,0 7,0 7,0 3,5 5,0 4,5 5,0 3,5 7,0 4,0 4,0 4,5 4,5 4,0 4,5 4,0 2,5 1,5 2,5 3,0 2,5 2,5 3,0 1,5 3,0 1,5 3,0 2,0 0,5 0,5
Francia 5,9 5,5 6,2 3,3 5,4 1,7 4,8 5,1 3,2 6,1 5,7 7,0 4,7 3,3 4,4 4,7 4,6 4,7 3,6 3,2 4,1 3,4 2,7 2,5 2,3 2,0 2,3 1,6 4,3 1,0
Cina 6,0 5,5 6,0 5,0 5,0 2,5                                                
Croazia 3,5 3,4 3,9 5,0 5,5 1,1 4,6 4,0 4,0 5,0 5,0 6,0 4,5 4,0 5,0 5,0 3,0 7,0 5,0 5,5 9,0 5,0 1,5              
Arabia Saudta 3,0 3,0 3,0 3,0 3,0 3,0 3,0 3,0 3,0 3,0 3,0 3,0 3,0 2,5                                
Uruguay 2,0 0,5 1,0 0,5 0,5 0,5 0,5                                              
Montenegro 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 1,0 1,0 0,5 0,5 1,5 2,5 2,0 1,5 2,0 3,5
Slovenia 0,3 0,9 0,4 0,4 0,5 0,2 0,6 0,2 0,5 0,7 0,7 0,5 0,4 0,3 0,5 0,0 0,2                          
Malta 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0                                              
Cipro 6,0 4,7 6,0 6,0 6,0 6,2 3,8 5,6 6,5 6,5 4,2 2,8 4,0 8,3 7,2 7,5 7,0 7,0 6,5 5,5 3,5 2,5 1,5 2,0 2,5 3,0 3,0 3,0 1,5 2,0
Messico             0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 2,0 2,5 2,5 2,5 2,0 1,5 1,0 2,5 2,0 2,5 2,0 2,0 3,0 2,0 2,0 2,5
Resto dei paesi 217,0 193,5 199,0 205,0 199,5 182,5 252,5 236,5 272,0 251,0 216,0 189,5 153,5 201,5 128,0 198,0 130,0 185,5 110,5 183,0 96,5 134,0 87,0 145,5 91,0 107,0 86,5 101,0 62,5 150,5
Produzione Mondiale 3345,6 3395,3 3562,4 2751,0 3361,4 2626,0 3490,1 2623,2 3578,2 3311,1 3174,6 2843,7 2851,7 2953,3 2692,6 3204,2 3297,0 2673,7 2928,7 2741,0 2464,4 2528,9 2545,7 2732,1 1820,6 1945,5 1904,3 1906,7 2259,3 1571,2
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L’olio di oliva viene usata ampiamente in molti ambiti e aspetti della nostra vita.

Eccone alcuni:

 

L’olio di oliva è utilizzato come alimento in cucina

L’olio di oliva è un grasso vegetale utilizzato principalmente come alimento. Il suo apporto è di 9 Kcal per grammo. Il nostro corpo lo utilizza principalmente come fonte di energia, oltre che per la costruzione delle membrane cellulari del nostro organismo.

In cucina viene usato:

  • Per condire ed esaltare il gusto di insalate e carni.
  • Come ingrediente per le salse come maionese, “alioli” o per le vinaigrette.
  • Nei paesi mediterranei si usa per friggere alimenti: carne, pesce, patate, melanzane, crocchette. (Consigli per friggere con olio di oliva, Vantaggi della frittura con olio di oliva)
  • Al giorno d’oggi, l’olio di oliva viene servito assieme a del pane, in sostituzione del burro, come antipasto nei ristoranti di alto livello.
  • L’olio di oliva viene consumato a crudo durante la colazione assieme al pane tostato. In alcuni luoghi, si aggiunge anche pomodoro a pezzetti, aglio, sale o zucchero. (Come scegliere il miglior olio di oliva per il pane tostato)
  • L’olio di oliva si utilizza anche come conservante. Grazie all’impossibilità di proliferazione di batteri e microrganismi, al contrario di altri mezzi come acqua o latte. Per tale motivo è molto usato nell’industria conserviera: ci sono conserve di alici sott’olio, tonno sott’olio, polpo sott’olio, ecc. Allo stesso modo, si utilizza in casa come conservante: formaggi sott’olio, filetti di tonno sott’olio, ecc.
  • Gli oli di oliva delicati sono sempre più utilizzati in pasticceria al posto del burro, per rendere più sani biscotti e torte. (Utilizzare l’olio di oliva in pasticceria)

 

 

L’olio di oliva serve a migliorare la nostra salute

L’olio di oliva ha molti benefici per la salute (benefici che aumentano all’aumentare degli studi)

 

  • L’olio di oliva serve, assieme a una dieta equilibrata e un po’ di esercizio fisico giornaliero, a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.
  • L’olio di oliva serve a ridurre i livelli di colesterolo totale e aiuta a ridurre il colesterolo cattivo (LDL) e ad aumentare quello buono (HDL). (Come aiuta l’olio di oliva a ridurre il colesterolo?)
  • L’olio extravergine di oliva con alti livelli di polifenoli aiuta ad evitare l’ossidazione dei trigliceridi nel sistema sanguigno e la lesione delle pareti dei vasi sanguigni.
  • L’olio di oliva riduce il rapporto omega 6 / omega 3. Attualmente questo rapporto si trova intorno a 10. Gli esperti suggeriscono un rapporto tra 5 e 3. Oggi, l’indice risulta alto perché l’industria alimentare utilizza nei suoi piatti pronti molti oli ricchi di omega 6 (olio di girasole). Dato che l’olio di oliva è ricco principalmente di omega 9, sostituire olio di girasole con olio di oliva aiuta a ridurre tale rapporto.
  • L’olio di oliva, inoltre, migliora il transito intestinale e combatte l’alito cattivo.
  • L’olio di oliva viene utilizzato spesso come protettore gastrico. Alcune madri ne danno alcuni cucchiai ai loro giovani figli dopo essere tornati dalle feste del sabato e dopo aver consumato alcol.
  • Ultimamente sono stati condotti degli studi che dimostrano come il consumo di olio di oliva riduca l’incidenza di alcuni tipi di tumore. Inoltre, è stata scoperta una molecola dell’olio di oliva, l’oleocantale, con proprietà antinfiammatorie simili all’ibuprofene e sono stati condotti studi in cui viene dimostrata in vitro l’attività antitumorale.

 

È possibile scoprire tutti i benefici dell’olio di oliva in questo link.

 

 

L’olio di oliva nel campo della bellezza, della cosmetica e dell’igiene

  • L’olio di oliva viene utilizzato da tempi antichissimi per la fabbricazione di saponi. Oggi, esistono molte creme, gel e saponi a base di olio di oliva.
  • Nel mondo della cosmetica, l’olio di oliva è stato utilizzato molto nell’idratazione della pelle. Ciò è dovuto, tra l’altro, alla presenza dello squalene, che previene la formazione di rughe e mantiene la nostra pelle giovane e morbida.
  • L’olio di oliva serve, inoltre, per idratare e nutrire i nostri capelli. Si applica dalla radice alle punte con un massaggio delicato e si copre la testa con un asciugamano caldo, per poi sciacquare dopo cinque minuti.
  • L’olio di oliva viene inoltre applicato sulla pelle dopo una bruciatura. Dopo aver lavato e rinfrescato la bruciatura con acqua fresca, viene applicata sulla stessa un po’ di olio di oliva. L’olio idrata la zona della pelle ustionata e riduce il rischio di infezione.
  • L’olio di oliva è buono anche per estrarre spine, schegge e pungiglioni infilati nella pelle. Si applica dell’olio di oliva nella zona interessata e, con una pinza, si estrae il corpo estraneo.

 

 

L’olio di oliva nella religione cristiana

L’olio di oliva è uno dei grandi protagonisti dell’Antico e del Nuovo Testamento:

 

  • Il profeta Samuele unse Saul con olio di oliva affinché divenisse re di Israele. Lo stesso accadde con gli altri re. Per l’appunto, la parola “Cristo” significa “unto”, in riferimento a questo rituale di benedizione simbolica eseguito con l’olio.
  • L’olio di olivo è anche alla base dell’Olio Santo, utilizzato nel sacramento dell’unzione degli infermi, e del Crisma, per il battesimo e la cresima.

 

Altri usi dell'olio di oliva

  • L’olio di oliva è un eccellente lubrificante per uso domestico. Evita il cigolio dei cardini, oltre ad essere utilizzato per lubrificare catene e ingranaggi della bicicletta.
  • L’olio di oliva serve anche da protettore temporaneo contro i processi ossidativi dei componenti metallici.
  • In alcune situazioni particolari, viene usato anche come lubrificante per veicoli a motore, un utilizzo particolarmente esoso, visto il prezzo dell’olio di oliva. Ad esempio, in Spagna, nella situazione di autarchia creatasi a seguito della guerra civile, i motori dei camion furono modificati affinché potesse essere utilizzato olio di oliva come lubrificante.
  • In antichità, veniva usato come combustibile, ad esempio per alimentare le lampade ad olio (come quella di Aladino). Ovviamente, veniva utilizzato olio di oliva di scarsa qualità, chiamato “olio lampante”. La parola “lampante” continua ad essere usata anche oggi per indicare l’olio di oliva di peggiore qualità, non adatto al consumo umano.

 

 

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